Giro di Svizzera 2019, la prima salita è di Antwan Tolhoek! Egan Bernal stacca tutti e balza al comando
Fuga vincente per Antwan Tolhoek al Giro di Svizzera 2019. Il corridore della Jumbo – Visma stacca tutti i suoi compagni di avventura nella salita finale, unico a resistere così al rientro di Egan Bernal, che con uno scatto perentorio ha fatto il vuoto tra i big andando così anche ad indossare la maglia di leader della corsa. A completare il podio di giornata è François Bidard (Ag2r La Mondiale), altro componente della maxi-fuga del mattino, mentre Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) conclude in quinta posizione, alle spalle di Jan Hirt (Astana), con un ritardo di 31 secondi dal vincitore e 14 dal colombiano.
In ragione di una partenza in discesa, il ritmo è molto alto dai primi minuti di questa sesta tappa del Giro di Svizzera 2019. Gli attacchi non mancano, ma i primi non riescono nel loro obiettivo. È alla fine della prima discesa del giorno, dopo circa 15 chilometri, che un gruppo di circa venti corridori riesce nell’impresa. Si tratta di Daniel Oss (Bora Hansgrohe), Michael Morkov (Step Deceuninck-Quick), Bert-Jan Lindeman, Antwan Tolhoek (Jumbo-Visma), Rui Costa, Alexander Kristoff (UAE team Emirates), Luis Mas ( Movistar), Robert Stannard, Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), Nikias Arndt (Sunweb), Alexander Geniets (Groupama FDJ), Matej Mohorič (Bahrain-Merida), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), François Bidard Aurelien Paret-Peintre (AG2R-La Mondiale), Tom Scully (EF Education First), Stan Dewulf, Tosh Van der Sande (Lotto-Soudal), Patrick Bevin (CCC), Nathan Haas (Katusha-Alpecin), Ben King (Dimension Data) Pim Ligthart (Total Direct Energy), Colin Joyce (Rally Cycling), Gian Friescke, Claudio Imhof e Simon Pellaud (Svizzera), per un totale di 26 corridori. Vani i tentativi di rimonta di altri corridori, saranno loro a comporre la fuga del giorno
La fuga comincia così a guadagnare entrando nei cento chilometri conclusivi. Nella fase di stallo che viene concessa dal gruppo il divario aumenta a favore dei fuggiaschi, che affrontano il primo GPM della giornata, a 55 chilometri dalla linea, con quattro minuti di vantaggio. È allora che un trio costituito da Trentin, Joyce e Imhof prova ad allungare, proprio in vista del GPM, proseguendo lo sforzo nella discesa successiva. Il loro vantaggio arriva subito a superare i trenta secondi mentre dal gruppo serve l’intervento più deciso della EF Education First per dettare un ritmo che permette al divario di vacillare. Nella pianura che porta verso l’ultima salita la situazione cambia di nuovo, con gli inseguitori che si organizzano, portando Trentin e Joyve a rialzarsi, mentre Imhof resta da solo per qualche chilometro, venendo così ripreso a venti chilometri dalla conclusione, dove il gruppo transita con un ritardo ormai ridotto a poco più i due minuti.
I fuggitivi arrivano così tutti assieme ai piedi della salita conclusiva, dove in gruppo è la Ineos ad imprimere una nuova andatura. Mentre il gruppo perde unità, davanti si accende la bagarre, con Tolhoek che allunga da solo, prima di essere raggiunto da Luis Mas. Su di loro riesce a riportarsi, salendo regolare, anche Bevin, formando così un nuovo terzetto al comando. Dietro di loro è invece Rui Costa a gestirsi, organizzando un inseguimento che lo porta a riavvicinarsi assieme a Bidard. Il ricongiungimento in testa non avvien perché a poco più di tre chilometri dalla conclusione Tolhoek rilancia, impedendo così all’ex iridato e al francese di coronare il loro inseguimento. Intanto, in gruppo, arriva davanti Kenny Elissonde, con una progressione che taglia fuori praticamente tutti, lasciando appena una manciata di corridori alla ruota sua e di Egan Bernal.
Ma quando il colombiano parte, a 1500 metri dalla conclusione, stavolta non ce n’è davvero più per nessuno. Il capitano della formazione britannica fa il vuoto, ma rimontare in così poco spazio i 55 secondi che lo separano da Tolhoek è impossibile. Riesce invece a superare e staccare gli altri ex fuggitivi, con Bidard che lo tiene come punto di riferimento per chiudere in terza posizione, resistendo al ritorno degli altri big, costretti a lottare per un piazzamento.
Ordine di Arrivo Sesta Tappa Giro di Svizzera 2019
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